Page 16 - Italian American Herald - April 2022
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Ucraina: tra gli ebrei di Leopoli, ‘il nazista è Putin’
LOCAL
Serpe & Sons Bakery celebrates 70 years
 CRONACA INTERNAZIONALE
rifugio e per un guasto a uno dei pulmini", dice nonna Viktoria. "Sei ore fermi per un guasto," ripete con una risata nervosa. "Io sono russa, sono arrivata dagli Urali a 7 anni, ma mi sento ucraina – racconta poi la signora Rima, la bisnonna di Daria, che si riscalda al sole tiepido del cortile -. Siamo un popolo di pace, non ci aspettavamo che ci bombardassero così, che colpissero gli asili nido, le case, che distruggessero tutto..."
Del ghetto di Leopoli, raso al suolo dai nazisti nel 1943 con tutti i suoi abitanti, resta
il perimetro, con una stele e i nomi di alcune delle 136.800 vittime scalfiti nelle targhe sul prato. Dall'altro lato della strada, tra la linea ferroviaria e il macabro suono di un treno che passa, il ghetto è stato parzialmente ricostruito nel museo 'Territorio del terrore.' Da Leopoli riuscì a sopravvivere Simon Wiesenthal. "Per Putin gli ucraini sono nazisti? Niet - risponde la signora Rima -, qui nessuno ci offende. I russi vogliono farci vivere a modo loro, ma nessuno può dirmi come devo vivere." Né come morire.
      Monumento della Shoah Shevchenkivskyi District, Lviv, Leopoli, Ucraina.
Italian-American Herald
ELSMERE – Serpe & Sons Bakery, which began as a humble baker of breads and tomato pies and grew into a landmark bakery that provides a full array of doughnuts, pastries, cakes and Italian specialty items to generations of customers in two states, is celebrating its 70th anniversary.
Started by Domenico and Lucille Serpe, the business opened its doors on March
1, 1952, on North Madison Street in Wilmington. By 1964, the growing business had moved to its Elsmere location on Kirkwood Highway. It serves a number of well-known local clients, like Casapulla’s, Capriotti’s, Attillio’s, Yatz’s and Mrs. Robino’s.
With that longevity has come continued growth, even seeing both wholesale and retail sales grow during the pandemic last year when they also added more than a dozen new employees.
The bakery, where sons Tony, Richie, Tommy and Dominic have taken ownership over the years, will celebrate its milestone with several special events.
“We have a unique operation in that everything is freshly made. When you come
in the door, we want you to be pleased by the time you go out the door,” Richard Serpe said.
Over the years, Serpe’s has contributed greatly to the St. Anthony’s Italian Festival
in Wilmington, baking rolls and products
for use in the many stalls. It also donates funds and products to subsidize the Italian Language Summer Camp for children ages 4 to 14, and several multicultural public service radio programs. It has routinely donated food to the Emmanuel Dining Room, Sunday Breakfast Mission, Salvation Army, Little Sisters of the Poor, and ARA Delco charity fundraisers among others.
“I think it came from my father and mother: Share what you have. We made
a commitment to these charitable efforts because we have a product that nourishes them,” Richard said, noting that many groups say those in need may go without if not for the bakery’s generosity.
That community support was reciprocated following a 2015 Christmas Eve fire that tore through the bakery. After 10 months of rebuilding, it reopened to thousands of awaiting customers. IAH
ANSA
LEOPOLDI, Ucraina – Quasi dall’inizio da Leopoli s’è cominciato con un lungo allarme aereo, il più lungo dall'inizio della guerra.
Ma appena cessato, alle prime luci dell'alba, la vita della nuova 'capitale' ucraina ancora lontana dal fronte è ripresa con ostinata normalità, la passeggiata al parco con il cane, il passeggino, i primi caffè al bar ancora sonnecchiando.
E con la preghiera dello Shabbat per
gli ebrei di Leopoli, decimati dai nazisti da 200.000 a poche migliaia di superstiti. "Ma il nazista ora è Putin, altro che denazificazione dell'Ucraina, adesso è lui che si comporta come Hitler," taglia corto una signora appena sente il nome del presidente russo. La sinagoga Tsori Gilod è l'unica in città a essere sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, e solo perché fu trasformata in una stalla dalle truppe tedesche. "Oggi pregano qui poche decine di fedeli, arrivano a un centinaio
per le feste ebraiche più importanti", spiega
il custode parlando con l'ANSA, mentre
il luogo di culto resta inaccessibile per la
funzione in corso. Gli altri "pregano in casa," o sono ebrei laici, non praticanti, come il presidente Volodymyr Zelensky.
Nel cortile esterno però l'attività è incessante: sono appena arrivati due pulmini di sfollati, con l'aiuto dell'ong israeliana
Yad Ezer Lechaver, che in questi giorni ha portato in salvo anche due sopravvissute all'Olocausto, di 83 e 93 anni. Dopo giorni di viaggio da Kharkiv, quasi al confine russo, passando per Dnipro, un guasto meccanico e finalmente a Leopoli. Una ventina di persone, molti anziani, hanno portato con sé pochi pacchi, gatti e cagnolini. Daria ha 12 anni, ed è l'unica che sorride: "Tra poco raggiungiamo mia madre in Polonia, lei lavora lì." Ma il nonno ha ancora gli occhi lucidi e le mani tremanti. A suoni si fa capire bene: "Boom..! boom..! boom...!" incessante e ritmato.
"Abbiamo vissuto 14 giorni nella metropolitana di Kharkiv, non è umano,
chi piangeva, chi prendeva freddo e tossiva. Noi non abbiamo fatto niente di male ai russi." "La strada da Dnipro era tranquilla, ma all'altezza di Kropivnitskiy c'è stato un allarme aereo, ci siamo fermati per cercare un






























































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